Efficacia e sicurezza degli anticoagulanti orali non-antagonisti della vitamina K in pazienti con fibrillazione atriale non-valvolare e terapia concomitante con Aspirina


Le attuali linee guida raccomandano anticoagulanti orali non-antagonisti della vitamina K ( NOAC ) come terapia di prima scelta nei pazienti con fibrillazione atriale non-valvolare poiché questi farmaci hanno numerosi benefici rispetto agli antagonisti della vitamina K ( VKA ).

Non è noto se questi benefici rimangano quando i NOAC sono combinati con la terapia con Aspirina ( Acido Acetilsalicilico ).
Per valutare l'efficacia e la sicurezza degli anticoagulanti orali diretti rispetto agli antagonisti della vitamina K nei pazienti con fibrillazione atriale e terapia concomitante con Aspirina, è stata condotta una revisione sistematica e una meta-analisi di studi randomizzati controllati.

Sono stati cercati studi che includevano dati di pazienti di età a partire da 18 anni con fibrillazione atriale non-valvolare, randomizzati a antagonisti della vitamina K o ad anticoagulanti orali diretti, o sottoposti a terapia con Aspirina in qualsiasi momento durante lo studio.
Gli esiti erano: ictus per tutte le cause o embolia sistemica, morte vascolare, infarto miocardico, sanguinamento maggiore o emorragia intracranica.

La meta-analisi è stata limitata ai sottogruppi di pazienti in terapia con Aspirina ( n=21.722 ) da 4 studi randomizzati controllati che hanno confrontato antagonisti della vitamina K e anticoagulanti orali diretti ( n=71.681 ) nella fibrillazione atriale non-valvolare.

Nella meta-analisi con pazienti trattati principalmente con Aspirina a basso dosaggio, gli anticoagulanti orali diretti sono risultati più efficaci degli antagonisti della vitamina K( esito di ictus o embolia sistemica: hazard ratio, HR=0.78; morte vascolare: HR=0.85 ) e sicuri quanto gli antagonisti della vitamina K in merito al sanguinamento maggiore ( HR=0.83 ).
Gli anticoagulanti orali diretti sono risultati più sicuri in merito alla riduzione dell'emorragia intracranica ( HR=0.38 ).

In conclusione, questa meta-analisi ha mostrato che può essere più sicuro e più efficace usare gli anticoagulanti orali diretti rispetto agli antagonisti della vitamina K per trattare pazienti con fibrillazione atriale non-valvolare e terapia concomitante con Aspirina. ( Xagena2018 )

Bennaghmouch N et al, Circulation 2018; 137: 1117-1129

Cardio2018 Farma2018


Indietro

Altri articoli

I dati sono limitati per quanto riguarda il rischio di eventi ischemici cerebrovascolari e sanguinamento maggiore nei pazienti con fibrillazione...


Nello studio AUGUSTUS ( An Open-Label, 2x2 Factorial, Randomized Controlled, Clinical Trial to Evaluate the Safety of Apixaban Versus Vitamin...


Uno studio ha valutato la sicurezza e l'efficacia dell'Aspirina [ Acido Acetilsalicilico ] a basso dosaggio nello scompenso cardiaco non-complicato...


Le attuali lineeguida raccomandano che la terapia anticoagulante orale sia offerta ai pazienti con fibrillazione atriale e con uno o...


È stato valutato l'effetto dell’uso concomitante di Aspirina ( Acido Acetilsalicilico ) sulla efficacia e sulla sicurezza di Apixaban (...


Uno studio della durata di 4 anni ha mostrato che i pazienti con fibrillazione atriale che stavano assumendo un antiaggregante...


Nello studio AVERROES, Apixaban ( Eliquis ), un nuovo inibitore del fattore Xa, ha ridotto il rischio di ictus o...


I pazienti con fibrillazione atriale spesso richiedono farmaci anticoagulanti e inibitori delle piastrine, ma i dati riguardanti il rischio di...


Gli antagonisti della Vitamina-K riducono il rischio di ictus nei pazienti con fibrillazione atriale, ma sono considerati poco adatti per...